E’ già fissata la data delle elezioni europee e amministrative del 2024: sarà il 9 giugno 2024. L’appuntamento più importante, almeno in teoria (perché lo scollamento tra cittadini e istituzioni si è accentuato), è ovviamente quello dell’elezione del Parlamento europeo: per l’Italia ci sono 76 seggi (su un totale massimo di 750 europarlamentari più il Presidente: ma dopo l’uscita del Regno Unito attualmente sono 705); le circoscrizioni territoriali sono vastissime. Quella che comprende la nostra zona è la circoscrizione “Nord-occidentale” e comprende Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia e Piemonte e ha diritto ad eleggere “solo” 20 eurodeputati su una popolazione di oltre 16 milioni di persone, vale a dire che ogni eurodeputato eletto in questa circoscrizione (sono 5 le circoscrizioni in tutta Italia) rappresenterebbe più di 800 mila persone. Un’enormità che accentua ovviamente il disinteresse, non essendoci una conoscenza diretta dei candidati. Costretti, questi ultimi, a fare nei prossimi mesi da trottole in giro per territori perlopiù a loro stessi sconosciuti. Pensate a un candidato della bergamasca che deve fare presenza in Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta…
La nostra è di gran lunga la circoscrizione più popolosa anche se poi le altre hanno diritto a meno eletti.
Ma la notizia è che il 9 giugno sarà anche l’election day (che poi continuiamo a usare termini inglesi nonostante la Brexit), insomma si voterà anche per altro, per la maggior parte dei Comuni Italiani. Ma, sorpresa, si voterà anche per le nuove Province.
Non è ancora legge, ma c’è un Disegno di legge già passato in Commissione al Senato. Si torna a votare direttamente il Presidente della Provincia e i consiglieri. La nostra provincia avrà un consiglio provinciale di 30 elementi e avrà diritto a 8 assessori il che vuol dire che torna la Giunta (attualmente, lo ricordiamo, Presidente e consiglieri sono eletti da sindaci e consiglieri comunali e non c’è una Giunta).
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