SCENARI L’alta valle disunita: ospedale, trasporti, scuole, turismo, migranti

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L’alta valle a livello progettuale dà l’impressione di essere ferma. Ma non è solo un’impressione, è proprio ferma. Ognuno padrone a casa sua, nel suo piccolo o grande Comune, ognuno per sé . Da quando la Comunità Montana è stata accorpata a quella della media e bassa valle ci si è come congelati, anzi, frantumati. L’ultimo sussulto è stato il tentativo (abortito) della fusione tra i cinque Comuni dell’altopiano. Gli altri Comuni stavano a guardare, se fosse passato magari si sarebbe innescata una reazione a catena, pensate a Villa d’Ogna con Oltressenda e Piario, a Valgoglio con Gromo, a Gandellino con Valbondione, a Gorno con Oneta, ai tre Comuni della Nossana. Il secco No di tutta la popolazione dei cinque Comuni dell’altopiano ha addirittura favorito (indirettamente) la rottura di un’Unione (quella dell’Asta del Serio tra Ardesio, Piario e Villa d’Ogna con l’addio di Ardesio) e il sostanziale congelamento dell’Unione Alto Serio (Valbondione, Gandellino e Gromo). Unioni e fusioni sono solo meccanismi istituzionali per far funzionare in modo coordinato servizi su un territorio omogeneo…

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