SCENARI – Medici di Base: via il numero chiuso. Le Farmacie centri di servizi, “Ma per una decina d’anni saremo in grande emergenza”

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Il Comitato ristretto della Commissione Istruzione del Senato ha adottato la settimana scorsa, praticamente all’unanimità, il testo base «per dire basta al numero chiuso a Medicina». Aprendo quindi la possibilità di iscriversi liberamente alle facoltà di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria.

Il numero chiuso resisteva da 25 anni. Contrario l’Ordine dei medici che difende il suo feudo.

Ma per vedere gli effetti di questa decisione (il “testo base” dovrà essere approvato in aula e poi alla Camera) ci vorranno comunque una decina d’anni. Nel frattempo, in questo decennio vedremo aumentare la carenza dei medici di base (per i pensionamenti). E allora ecco un Disegno di Legge (anche questo all’inizio del suo percorso parlamentare) che trasformerà le farmacie in “piccoli ambulatori”, definizione semplicistica ma efficace: diventeranno “farmacie dei servizi” con apposita insegna che si aggiungerà a quella classica della “croce verde” che segnala le farmacie. Sono quasi 20 mila in Italia. Potranno fare vaccinazioni, tamponi diagnostici salivari e orofaringei con la raccolta dei campioni e servizi di telemedicina e altri servizi la cui definizione tecnica è di difficile comprensione ma ovviamente ampliano comunque i servizi sanitari.

Ne parliamo con un farmacista di lungo corso, il dottor Alberto Re che ha la sua farmacia a Rovetta. “Mi sono laureato nell’87, prima la farmacia l’aveva mio padre”.

Come sono cambiate le farmacie da quando hai cominciato 37 anni fa? “Sono cambiate tantissimo, non sono più solo un negozio dove si vendono farmaci ma sono diventate dei fornitori di servizi. Il cambiamento è cominciato una decina di anni fa ma adesso sta aumentando. Intanto si fa consulenza all’utente che magari non ha accessibilità immediata al medico di famiglia e viene a chiedere consigli. Poi servizi come misurazione della pressione e molte fanno tamponi, esami del sangue, vaccini… Adesso verranno ampliati questi servizi”.

A proposito di… tamponi, non è che scaricano su di voi servizi sanitari riservati ai medici solo perché mancano i medici? Detto brutalmente, c’è da fidarsi?

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