Domenica di luglio, consiglio comunale a Schilpario in ricordo del sindaco storico Mario Maj. Ha introdotto il nuovo sindaco Marco Pizio (era stato consigliere con Mario Maj, dopo la sua morte era diventato vicesindaco con Claudio Agoni sindaco. E’ poi seguito l’intervento di Gianmario Bendotti, già sindaco di Schilpario e con Mario Maj sempre presente in minoranza. Poi l’intervento di Paolo Bonaldi, già consigliere comunale e membro commissione edilizia. E’ seguito l’intervento dell’ex sindaco Claudio Agoni, successore di Mario Maj alla sua morte e quello del comm. Francesco Maffeis attuale presidente della Casa di Riposo (già in passato in questa carioca nominato da Mario Maj su indicazione dello zio mons. Andrea Spada). Erano presenti in Consiglio comunale le sorelle Lina e Mafalda e un buon numero di nipoti e pronipoti.
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E’ morto nella notte tra martedì 19 e mercoledì 20 luglio del 1994 Mario Maj, sindaco di Schilpario da 38 anni. E’ morto in carica, aveva 65 anni. Da un anno aveva dolori alla schiena per cui aveva dovuto subire un intervento chirurgico “vogliono mettermi le mani addosso” aveva detto scherzando, che però si era rivelato non un intervento di routine come si diceva. Era un amministratore, la politica non l’aveva mai entusiasmato. Ma perfino la Comunità Montana gli andava larga, aveva rifiutato la presidenza. Altri tempi. Era stato un “maestro” (37 anni di insegnamento sempre a Schilpario).
Al tavolo della scopa liscia intorno a lui urlavano, perdendo, senatori e vescovi e lui aveva quel sorriso sornione di uno che ci sa fare ma non vuole farlo pesare agli ospiti. Era diventato sindaco nel lontano 1956 (“Politica? Allora si andava un po’ a spanne”) come “indipendente” nella lista della Dc. Ogni cinque anni voleva mollare, poi c’era la processione per fargli cambiare idea. “Sindaco a vita” lo avevo chiamato ed è morto da sindaco….
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