La chiesa parrocchiale di Schilpario ha il portale principale a est, ma non viene utilizzato, l’ingresso in chiesa è dalle porte laterali. Ma l’accesso d’inverno ha sempre presentato difficoltà, la neve, il ghiaccio, essendo la porta senza protezione. Il problema si era posto già quasi un secolo fa quando il parroco don Battista Bianchi aveva interpellato l’ing. Luigi Angelini (1884-1969: ha progettato, oltre al nuovo centro di Bergamo città, al risanamento di Città Alta, 14 chiese grandi, 14 piccole, 38 restauri e ampliamenti, 6 restauri di conventi, quasi tutti in stile barocco), già progettista in valle ad esempio della nuova chiesa di Bueggio (1926), dopo che il disastro del Gleno aveva spazzato via la precedente.
E l’Angelini aveva presentato nel 1935 un progetto (che riguardava anche la canonica) per realizzare un portico laterale per la chiesa di Schilpario. Sembrava che si potesse realizzarlo già nella primavera del 1936 ma ci fu l’imprevisto dell’incendio della sagrestia e il costo dei lavori di restauro della chiesetta di S. Elisabetta che prosciugarono le casse della parrocchia e così il porticato restò solo nel progetto dell’Angelini. Che adesso viene ripreso quasi alla lettera, tenendo solo conto che c’è sulla parete una nicchia con la statua di S. Antonio di Padova, cui è dedicata la chiesa, che costringe ad adattare la copertura del nuovo portico, che l’Angelini aveva previsto a volta a crociera e che, proprio per salvaguardare la nicchia, sarà invece realizzata con falda inclinata e legno. Il resto, le otto colonne “in occhialino locale poggianti su muretti” e la struttura saranno conformi al progetto del 1935, mentre la pavimentazione sarà in lastre squadrate di porfido.
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