SCI – SPIAZZI DI GROMO – Alessandro Testa: “Se si ricomincia a sciare fra un mese noi perdiamo il 60%”

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Una vera e propria doccia fredda… non per niente si parla di impianti di risalita, di neve e di sci. “I miei pensieri? Beh, sono negativi. D’altronde, la chiusura delle piste da sci è per noi tutti una mazzata…”.

Alessandro Testa, che guida la società Iris degli Spiazzi di Gromo, scuote la testa: “Non sappiamo più cosa pensare, perché se, come qualcuno dice, si ricomincerà a sciare il 6 o il 7 gennaio, cioè tra un mese, noi perdiamo il 60% delle entrate. Praticamente se ne va mezza stagione…”.

Di solito, già perdere il ponte dell’Immacolata rappresenta un danno per le società che gestiscono gli impianti di risalita (oltre che per tutto l’indotto, dai bar ai ristoranti, fino ai negozi dei paesi di montagna). “Certo! E stavolta quello dell’Immacolata era proprio un bel ponte, ma le piste da sci saranno completamente vuote, come pure nel periodo natalizio, se il Dpcm conferma la chiusura degli impianti sciistici”.

Vi aspettavate questo stop? “No, assolutamente! Fino alla settimana scorsa noi eravamo convinti che passando dalla zona rossa alla zona arancione e poi magari alla gialla – sottolinea Testa – noi avremmo potuto dare il via alla stagione, naturalmente rispettando le normative anti contagio, quindi con il dovuto distanziamento, con le mascherine, con le barriere all’inizio delle seggiovie. Mancava solo la neve per poter aprire, ma al massimo l’avremmo sparata con i cannoni. Noi, quindi, pensavamo di poter aprire tranquillamente… e invece…”…

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