SCUOLA – L’APPELLO DEI GENITORI BERGAMASCHI -“Riaprite quelle scuole, anche in presenza parziale”

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I genitori sono preoccupati che a livello politico e si sia presa la soluzione più facile in grado di ridurre le responsabilità: “la didattica a distanza” mentre tante possono essere le soluzioni pur rispettando le norme che impongono distanziamento e regole di buona condotta. I genitori provano a fornire alcune idee, anche se saranno i tecnici a decidere quale soluzione sarà più idonea a garantire formazione e crescita dei ragazzi. Certo è che rimanendo a casa dietro ad un computer, senza che nemmeno siano state studiate modalità e strumenti adeguati alla didattica a distanza, i ragazzi perdono gli anni più belli e proficui della loro crescita in termini di istruzione ma soprattutto personale e di scambio/confronto con il mondo esterno. Su iniziativa del Coor.co.ge, l’associazione di coordinamento dei Comitati Genitori delle scuole di Bergamo e provincia con il supporto di una serie di associazioni tra scuola e famiglia, ha scritto una lettera al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e altri referenti della scuola per chiedere di rivedere la chiusura delle superiori, in vigore da lunedì 26 ottobre. Eccola.

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Pur condividendo la sofferenza e la preoccupazione per il peggioramento della pandemia nella nostra regione e, in misura meno marcata, nella provincia di Bergamo, vogliamo portare alla Vostra attenzione l’amarezza ed il rammarico per l’ordinanza che prescrive il 100% di DAD (didattica a distanza) negli istituti scolastici superiori. I rischi, rilevati da pedagogisti, psicologi, sociologi, insegnanti e genitori, sono di natura motivazionale, formativa, psicologica e sociale. Innanzitutto, si interrompe la relazione educativa, che è il fondamento di ogni didattica, e si mette in pericolo la socialità fra ragazzi. Se impediamo loro di vivere la scuola come esperienza reale e li chiudiamo dietro uno schermo, da qualche parte dovranno trovare uno “sfogo” per sopravvivere. Dove? Quando? Come?

E non possiamo ignorare che ci sono ancora famiglie poco pronte sul piano degli strumenti e delle connessioni; né che le scuole, se sul piano tecnologico si sono attrezzate, non hanno ancora
realizzato una reale formazione dei docenti alla didattica digitale – che non è certo una lezione frontale trasposta sul monitor.

Siamo sicuri che avete letto gli allarmi con attenzione e non intendiamo sottovalutare il contagio. Tuttavia, leggiamo che solo adesso state raccogliendo i dati relativi alla didattica digitale a distanza introdotta a scuola e alla modulazione oraria degli istituti: e questo non può che sorprenderci.

Ancora una volta, sono i nostri ragazzi a essere lasciati per ultimi e a pagare il prezzo maggiore.

Siamo pienamente convinti che il digitale possa e debba essere occasione di acquisizione di nuove competenze e di innovazione didattica. Auspichiamo quindi che questa incredibile opportunità si trasformi non in DAD, bensì in DDI: solo una Didattica Digitale Integrata, cioè complementare alla scuola in presenza, può garantire il successo formativo per ogni alunna e per ogni alunno.

L’unica via di uscita che riusciamo ad intravvedere, per salvaguardare sia il diritto alla salute sia quello allo studio, è che tutte le scuole superiori includano alternanza di presenza e distanza.

La DDI, insieme all’organizzazione degli orari su due ingressi, consentirebbe inoltre di abbassare drasticamente le presenze sui mezzi di trasporto, garantendo distanziamento anche nelle ore di punta.

Sappiamo che a Bergamo il tema del trasporto è stato sottovalutato: non tutti gli istituti hanno aderito al modello misto studiato al Tavolo della Prefettura in estate per abbassare in modo consistente l’afflusso quotidiano degli studenti. Abbiamo inoltre rilevato che più di un istituto si è attivato solo questa settimana alternando presenza e distanza al 50% e mantenendo contemporaneamente i doppi turni in ingresso e uscita.

Chiediamo che si prenda la decisione di rimodulare l’ordinanza regionale, ma soprattutto che il distanziamento didattico totale duri il meno possibile. Chiediamo inoltre e con forza che le due settimane ULTERIORI di lavoro che vi siete dati per trovare soluzioni servano per validare e prescrivere a tutte le scuole l’adozione dell’efficace modello misto che assortisce ingressi scaglionati concordati e percentuale congrua di DDI per tutti…

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