Su tutti i laghi quest’anno non c’è produzione di olive. Praticamente zero. La causa è quella che viene chiamata “alternanza di temperature” nella fase di fioritura. Vale a dire alternanza di caldo e gelate. La seconda causa è stata l’eccesso di umidità nel maggio scorso. La terza causa è stata l’alternanza di produzione (vedi glossario) tipica dell’olivo. Infine, al netto di queste cause, che evidentemente non convincono del tutto gli esperti, si sta studiando per capire il perché di un raccolto totalmente inesistente in tutto il nord Italia. Vale a dire che le cause elencate non sembrano sufficienti a spiegare il disastro dell’annullamento della produzione in una zona così vasta.
La Regione Lombardia ha ospitato lunedì 30 settembre la prima riunione del “Tavolo olio” coordinato dall’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi.
“Questo confronto – sostiene Giovanni Garbelli, presidente di Confagricoltura Brescia – è stato fortemente voluto dalla nostra organizzazione, che ha tempestivamente segnalato in Regione la grave situazione vissuta in questa stagione dal comparto olivicolo e la necessità di sostenere i produttori nel caso in cui alcuni fenomeni diventino delle costanti con cui fare i conti ogni anno. L’olivicoltura – continua il presidente – caratterizza il paesaggio soprattutto dei nostri laghi ed è quindi motivo, anche per l’eccellenza qualitativa, di attrazione turistica”..
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