Sempre più giovani. Sempre di più. Tra il 2019 e il 2022, 17 mila ragazzi hanno fatto uso di psicofarmaci mentre 25 mila sono ricorsi al pronto soccorso per cure immediate.
Sono i dati della Lombardia. Numeri in continuo aumento per problemi legati a disturbi psichiatrici. Secondo i dati regionali, tra il 2019 e il 2022 si è registrato un notevole incremento nei casi urgenti, in particolare tra i bambini e gli adolescenti sotto i 17 anni.
Oltre 137 mila giovani hanno richiesto assistenza per problemi psicologici come ansia, depressione e disturbi comportamentali, e sono stati seguiti dai servizi di Neuropsichiatria Infantile.
Tra i dati più allarmanti, 17 mila ragazzi hanno fatto uso di psicofarmaci, mentre 25 mila sono ricorsi ai Pronto Soccorso del territorio per ricevere cure immediate.
LA STORIA/1 – M.: “Ho iniziato a star male a 13 anni, mi cambiavano sempre terapia. Essere sedati e a volte legati è umiliante”
“Ho iniziato a star male a 13 anni, li avevo compiuti da due settimane. Mi sono svegliata all’improvviso di notte, sudavo, non capivo, sentivo il cuore in gola, mi mancava il respiro, mi sembrava di morire. Sono corsa in camera dei miei genitori, tremavo, una sensazione bruttissima. Non sono riuscita ad andare a scuola, avevo paura e poi è subentrata la paura di avere paura. E da lì è stato un inferno”.
LA STORIA /2 – P: “Ci curano solo con farmaci, avremmo bisogno di altro. Uno prendeva due boccette di lexotan ogni sera”
P. invece di anni ne ha 36 e dietro a sé una trafila lunghissima di psicofarmaci e ricoveri: “Il Centro di salute Mentale cerco di frequentarlo solo per bisogni burocratici, se scade la patente o se mi servono documenti. Tendono a usare troppo i farmaci e solo i farmaci, ma noi abbiamo bisogno di altro. Chiedono se prendi le medicine, se devono alzare il dosaggio, ogni risposta è nei farmaci. Noi abbiamo bisogno di guarire, gli ospedali psichiatrici e i centri di salute mentale invece vogliono stabilizzarti”.
IL COMMENTO – Quella tanto osannata Legge Basaglia, ma le strutture alternative dove sono?
In queste settimane si parla molto di salute mentale e soprattutto di Franco Basaglia, perché quest’anno Basaglia compirebbe 100 anni. Basaglia, il sostenitore della cosiddetta rivoluzione psichiatrica in Italia. Divenne direttore dell’ospedale psichiatrico di Gorizia nel ‘61 da cui trasse spunto per scrivere due saggi di enorme successo.
La sua esperienza intellettuale ebbe un risvolto pratico alla fine del 1970 quando, divenuto direttore dell’ospedale di Trieste, fu il primo in Italia a chiudere il manicomio e a creare una esperienza di cura alternativa.
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