Soli a Natale, è un Natale senza sole – Ruggero, classe 1933: “Non mi sento solo, sono solo. Il mio regalo di Natale? Vorrei solo qualcuno che mi faccia compagnia”

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Il cielo stamattina ha deciso di vestirsi di blu, un blu intenso macchiato di bianco, qualche nube che corre veloce verso chissà dove. Insomma, un cielo shakerato da bere tutto d’un sorso aspettando il Natale. Invece c’è chi il Natale aspetta che passi. e sono tanti. Probabilmente troppi. Ma questa è un’altra storia. Qui invece di storie ne raccontiamo 4, scelte un po’ a caso in questo sprazzo di umanità che è la provincia di Bergamo.

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Ruggero Micheli, classe 1933, vive qui, in quella che tutti chiamano ‘Pralentino’, frazione Piazza, suoniamo il campanello, il suo cagnolone ci corre incontro, lui si affaccia al balcone, sorride e saluta con la mano, 10.30 di domenica mattina. Saliamo, con me Fabiana Turla, vulcanica assessore ai servizi sociali, ha in mano un panettone e una candela realizzata a mano dalla sua…mamma, già, perché qui funziona così, per fare bene l’assessore ai servizi sociali bisogna metterci tempo, passione e buon senso, doti per nulla scontate. Ad aprirci la porta, una donna che ogni mattina, dalle 8 alle 14 va a casa di Ruggero e lo aiuta, sistema la casa, riordina e prepara il pranzo, poi nel pomeriggio arriva un’altra donna e di notte una terza donna sta con Ruggero.

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