‘Il marciapiede davanti alla luce
Le stelle sedute sui fianchi,
la schiena taciturna dei giorni,
le ore sono sempre nude e nuove
nei dintorni di te.
Guardo il cielo
e ritrovo pezzi di te.
Ho bisogno di spazio
per pensarti a dovere,
tu che conoscevi il profumo
della pioggia di marzo
sull’asfalto tiepido,
tu che stavi dietro al tempo
e qualche volta davanti,
e la notte ti sorrideva
quando volevi chiudere gli occhi al sole
e mandare a dormire il mondo.
Ed è notte anche stavolta
e anche stavolta penso a te
travolta tra volti incolori
senza lune scassacazzi,
così si scioglie bene l’anima
nel nero lucido dei pensieri.
E qualunque alba ci sia domani
spero venga con un tè caldo
e che si sieda di fianco a me
per cercare di ritrovarti
dove sei ora
lassù, per sempre con noi”
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