SOLTO COLLINA Il Tino furioso: “Quella strada pericolosa. La Provincia faccia qualcosa o chiuda che è meglio. Comunità Montana inesistente”.

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E Bonomelli ha la delega per fare qualcosa, io quando ero in Provincia ho lavorato per la Bossico-Ceratello (e poi non mi hanno invitato all’inaugurazione) e per la variante di Riva.

La strada è un problema di tutti i Comuni del lago”

Non c’è pace in Collina, che per Collina si intende Solto Collina. Tino Consoli, vicesindaco, ultimamente è più infuocato del clima, e la questione è sempre quella, la strada che collega Riva di Solto a Tavernola, strada che per ragioni che esulano da ogni schieramento politico è una delle più fragili e pericolose di tutta la zona. Dopo il crollo di massi del mese scorso e la chiusura che per una sfortunata coincidenza è capitata nel periodo della passerella di Christo, Consoli è andato su tutte le furie. Se l’è presa con la Prefettura, con la Provincia e pure con la Comunità Montana, colpevoli secondo lui di non aver fatto abbastanza per riaprirla in breve tempo. Nei giorni scorsi la strada è stata riaperta a senso unico alternato ma la temporanea soluzione non soddisfa Consoli: “E’ stato realizzato un muro artificiale – spiega Consoli – alto due metri e mezzo circa, dei cubi appoggiati uno sopra l’altro, ma la preoccupazione resta. Fino a quando resterà così? E se cade un masso dalla zona alta della montagna siamo sicuri che non faccia crollare quei cubi messi uno sopra l’altro peggiorando la cosa? La Provincia sta mettendo mano al portafoglio? Non è necessario essere ingegneri o geologi, solo a guardare preoccupa”…

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