SOLTO COLLINA – INTERVENTO/2 Tino Consoli: “Sono stato condannato ma sono una vittima, ecco perché Pedemonti sbaglia. Cosa c’entra Minelli con Solto

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Caro Direttore Piero Bonicelli,

avevo deciso di non rispondere all’articolo apparso sull’ultimo numero di Araberara in data 9.03.2018 a pagina 27 “SOLTO COLLINA: PREFETTO E PROCURA AL LAVORO”, ma ben tre ragioni mi hanno convinto che è mio preciso dovere di medico veterinario ed amministratore di Solto Collina fare alcune fondamentali precisazioni; per rispetto di me stesso, della comunità di Solto Collina e dell’Amministrazione comunale che rappresento in qualità di Vice Sindaco.

Premesse

Primo: nel mese di dicembre 2017 venivo condannato a 20 mesi per ragioni legate alla mia professione di medico veterinario e cioè, “maltrattamento di animali” e “riciclaggio di cuccioli di cane” “comprati” da una coppia presentatasi nell’ambulatorio del sottoscritto a Lovere; dalle indagini successive i cani sono poi risultati non essere stati pagati.

Per “maltrattamento di animale” si intende l’aver tagliato le orecchie e la coda ad un doberman di sei/sette mesi portatomi in ambulatorio con profondi tagli. (La coppia sosteneva di aver ritrovato il cane in quelle condizioni dopo una giornata di assenza da casa). L’ho operato immediatamente salvandolo, viste le condizioni del cane. Mi corre l’obbligo precisare che a quell’età non si opera un doberman per ragioni estetiche, ma perché, se si vuole che le orecchie restino “dritte”, è necessario operare al massimo entro quattro mesi di età (questa la mia esperienza personale quando era permesso l’intervento)….

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