SOVERE – A strapiombo sulla Rupe di San Martino. “Ci sono state frane sia a giugno che a ottobre, siamo preoccupati”

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Dopo alcuni anni di silenzio, la Rupe di San Martino torna a far parlare di sé. E se ne torna a parlare perché la situazione non sembra affatto stabile. La Rupe (su cui poggia una parte del borgo storico di San Martino, uno dei due centri storici di Sovere) si è mossa e negli ultimi mesi ha perso qualche pezzo. Affacciandosi dal ‘Giardino degli orti’ (lo spazio che è stato ricavato dall’area degradata dell’ex casa Coronini, dove sono stati messi alcuni parcheggi pubblici) e guardando verso il basso, quindi verso il torrente Borlezza, la situazione sembra inquietante. Di recente sono stati tagliati alcuni alberi in questa zona e adesso si può vedere cosa c’è, o meglio, cosa non c’è più sotto la Rupe di San Martino. E il fatto che la situazione non sia delle più tranquille lo dimostra il fatto che il Comune di Sovere ha chiuso il ‘Giardino degli orti’.

Ma la gravità della situazione la si nota molto bene anche dall’altra sponda del Borlezza, dal borgo San Gregorio. È da lì che si vede la parete della Rupe ormai spoglia di vegetazione in seguito alle frane di giugno e di ottobre. Dalle foto che pubblichiamo, si vedono infatti due zone nude, una a destra e una a sinistra del Giardino, mentre fino a pochi mesi fa era tutto coperto da arbusti. E la cosa preoccupante è che non si vede ancora la roccia, ma solo la terra; questo fa temere che quando torneranno le piogge si potrebbe staccare altro materiale.

Come dicevamo, sulla Rupe di San Martino c’è una parte dell’omonimo borgo storico soverese. Ci sono diverse case ormai vuote, ma ce ne sono altre ancora abitate. E chi vive in questa zona del paese, poggiando i suoi piedi sulla Rupe, non sta dormendo sonni tranquilli.

Ci siamo recati in Via Madonna della Torre, la strada che da Piazza Vittorio Emanuele II sale da destra lungo il centro storico di San Martino per poi arrivare al Santuario mariano soverese, il più antico della Diocesi.

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