Si mette mano all’ex Filanda. Un’opera attesa da tempo, che sembrava dover rimane lì, nel limbo dei sogni. Un edifico quello della ex Filanda che custodisce storie che si tramandano nel tempo. Una ex villa del ‘600 di soggiorno estivo dei conti Crescenzi sono a quando nel 1860 l’ingegnere Gerolamo Silvestri la acquistò dagli stessi conti per 3000 marenghi in oro compresi terreni circostanti. Fece ristrutturare la villa e la fece affrescare dal pittore Antonio Guadagnini di Esine nel 1861 con scene Risorgimentali. Il senatore Giovanni Silvestri nel 1940 decide di lasciare la proprietà per una fondazione che aiutasse i bambini a prevenire un contagio tubercolare. Nel 1942 con regio decreto del 7 aprile si fonda un Ente Morale, ma la guerra ne blocca le attività che riprendono nel 1946 con la sistemazione del palazzo. Nel 1971 l’Opera Pia Silvestri si scioglie e l’immobile diventa di proprietà del Comune ed il parco viene aperto al pubblico. Adiacente al palazzo si trova appunto un corpo di fabbrica detto “Ex Filanda”, che era adibito a filatura della seta, attività che trovava in Sovere sia la manodopera, costituita in gran parte da donne e sia la materia prima: infatti tutti i contadini avevano nei propri campi un’area per le piante di gelso, che grazie alle loro foglie allevavano i bachi da seta. Da qualche anno l’ex Filanda è lì, ferma, ad aspettare che qualcuno ci metta mano, il costo elevato è stato sino ad ora un freno ma adesso, proprio in questi giorni, la svolta: “La progettazione definitiva ed esecutiva – spiega il sindaco Francesco Filippini – è stata finanziata con un contributo a fondo perduto, un importo di 109.000 euro. Ora in questi giorni la Provincia ci dirà chi dei tre studi in gara ha vinto. A quel punto ci siederemo con chi è designato per realizzare il progetto e faremo insieme a chi ha vinto tutte le analisi tecniche. Una riqualificazione per Sovere molto importante, l’ultimo pezzo di Palazzo Silvestro che manca di essere sistemato”….
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