Michele e le notti stellate di maggio
Michele era un’ira di Dio, di quelle che ti buttano addosso energia e ti ricaricano il cuore per tutta la vita. Un fiume di gente (per stare in tema col suo Borlezza dove amava pescare) lo ha salutato in questi giorni e ha fatto da schermo, da guscio alla sua famiglia. Nelle notti serene di maggio le stelle in cielo sembrano sempre di più, ma forse lo sono davvero di più, una in più c’è di sicuro, è Michele che brilla con quel sorriso che ora si è fatto infinito.
Michele è nel fiume che scorre…nella mano che stringe…
Michele è nel fiume che scorre e sempre canta il suo andare; è nelle montagne che abbracciano la valle, fatte di roccia resistente e sentieri nascosti da attraversare. È nei boschi di alberi uniti, amici e compagni, casa di scoiattoli che saltano e funghi che spuntano. Michele è nel sole mite del mattino che s’alza sul lago e in quello del mezzogiorno che scalda la pelle e i frutti dell’orto. È nella mano che stringe l’amata, le figlie, gli amici. Michele è il suo dolce e allegro sorriso, che silenziosamente ci ha insegnato e che noi continuiamo come nostro omaggio.
Grazia, Alessia, Francesca e Alessandra
Ciao President, mancherai tanto
La prima cosa che torna subito alla memoria pensandoti è il tuo bel facciotto sorridente, quel bel sorriso sempre stampato in viso, quella botta di positività che in pochi sanno sempre trasmettere. Con te era sempre assicurato un sorriso, una battuta, ed era sempre così bello ritrovarsi e condividere del tempo insieme. Penso che fondamentalmente tu ci abbia fatto imparare che nella vita bisogna sempre sforzarsi di vedere il bicchiere mezzo pieno, trovare il lato delle cose che ti faccia stare bene, portare allegria ovunque perché quando si ride tutto diventa più leggero e quando si condivide l’allegria non si dimezza ma si moltiplica. Che belle le nostre uscite col coro, le adunate, l’ammassamento prima della sfilata finale le tante passioni che ci univano e ci facevano stare insieme….
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 MAGGIO