SOVERE – LA POLEMICA – Via Carducci, il capannone, le sterpaglie, l’annosa vertenza tra residenti e Comune e la rassicurazione della sindaca

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Via Carducci, una strada con un passato da zona agricola/residenziale e un presente da zona industriale/residenziale. Case e ville che dividono il territorio con capannoni che, nel corso dei decenni, sono cresciuti come funghi, mentre i prati, decennio dopo decennio, si stanno ritirando. E qui, nulla di strano, è capitato anche in molti altri paesi dove le amministrazioni comunali hanno deciso di rendere edificabili (destinandoli alla realizzazione di edifici ad uso industriale/artigianale) molti terreni agricoli (del resto, la presenza di capannoni nelle nostre valli è importante per i numerosi posti di lavoro che vengono garantiti a gente che, in loro assenza, sarebbe costretta a fare le valigie e andare a lavorare altrove…).

Però, in questo primo tratto di Via Carducci, subito dopo la strettoia che la collega con Via Lombardia, non sono mai mancati problemi e diatribe tra i residenti e le varie amministrazioni comunali che si sono susseguite nel corso degli anni a Sovere.

Siamo stati contattati dalle famiglie Bonomelli, Castellani, Bianchi, Scuteri e Meloni, che vivono nelle villette di Via Carducci di fronte ad aree che fino a non molti anni fa erano coperte di verde. Nel frattempo, sono stati costruiti tre capannoni. Ed è proprio attorno all’ultimo di questi tre capannoni che è sorto l’ultimo contrasto tra residenti e Comune. Tra il capannone e la strada, c’è infatti un’ampia area che sembra abbandonata a se stessa, con erbacce, tubi, rifiuti. Ed è così da molto tempo.

Volevamo gentilmente ringraziare il Comune perché ci ha sempre sostenuto… – dichiara con amara ironia una delle residenti, che spiega le ragioni della loro arrabbiatura – Per alcuni anni l’area è stata utilizzata come una sorta di ‘discarica a cielo aperto’ dal precedente proprietario, una situazione da noi segnalata più volte in Comune. Poi un imprenditore ha acquistato il terreno per costruire un capannone.  Ci eravamo preoccupati, ma l’Amministrazione comunale ci aveva rassicurati dicendoci che tutto sarebbe stato fatto nel modo meno impattante possibile, con le vetrate degli uffici di fronte alle nostre abitazioni. Però, alla fine le cose sono cambiate e, invece delle vetrate degli uffici, si è costruito davanti a noi questo ‘bel muro’ che vedi, compresa pure una cabina Enel in bella vista. Ci siamo fatti sentire in Comune e ci sono state mostrate le nuove foto di come sarebbe diventato l’esterno del capannone, con edere, aiuole, piante e parcheggi. Quindi, nostro malgrado, abbiamo accettato per l’ennesima volta i cambiamenti. È quindi da tre anni che chiediamo venga sistemata l’area esterna, quella che dà sulla strada, in modo che diventi come ci era stato promesso”.

 

LA SINDACA – La rassicurazione della Cadei: “A breve sarà sistemata l’area esterna al capannone”

A gettare acqua sul fuoco delle polemiche in Via Carducci ci pensa la sindaca Federica Cadei, in carica da giugno 2022, che rassicura i residenti: “Abbiamo dato all’impresa una proroga per completare i lavori, ma abbiamo detto che, comunque, l’area esterna al capannone va sistemata nel giro di pochissimo tempo.

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