E’ stato un giovedì da segnare sul calendario, ma non certo per essere ricordato, anzi, per ricordarsi semmai di dimenticarlo. Già. In Comune la sindaca Federica Cadei fa i conti, i primi conti, di danni che non si sa ancora se avranno un effetto domino sul delicato equilibrio geologico di una zona sempre più fragile, quella di Sovere, fortunatamente ma anche sfortunatamente ricca di acqua. La bomba d’acqua di giovedì 10 ottobre ha messo a dura prova il territorio e ora a bocce ferme la conta dei danni e soprattutto si tratta di capire come intervenire per mettere in sicurezza il territorio. I fronti sono più di uno e alcuni in prospettiva sono impegnativi sotto tutti i punti di vista, gravità, costo e intervento. Nei giorni scorsi tecnici della Regione, insieme alla sindaca, hanno preso visione delle varie criticità: “E’ crollata Via Adamello – spiega la sindaca Federica Cadei – la zona sotto la rotonda che porta a Clusone e in centro al paese, avevamo sistemato il primo pezzo recentemente, abbiamo attivato per quel tratto la somma urgenza. Poi ci sono le situazioni di criticità lungo il fiume, è sceso tantissimo materiale, sotto la campata, ho anche temuto saltasse il ponticello che si trova all’interno delle ex acciaierie, lì ci sono due punti, in uno è saltata la briglia e il muro di contenimento, si è creato un tappo che ha fatto da diga e il materiale è rimasto bloccato e incastrato. Con la Regione abbiamo visionato la zona, c’è una montagna di materiale da togliere”.
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