SOVERE – Marialuisa e il ricordo di Gabriella (Guizzetti): “La nostra amicizia nel sapore commovente della sorellanza. La malattia vissuta con profonda, commovente dignità”

0
984

Cara Gabriella,

alle ultime dimissioni dall’H, i medici avevano decretato che il tempo si era fatto breve. Da quel momento per Te, per la tua Famiglia, per quanti erano in ansia  per la tua situazione, il tempo è diventato il valore più prezioso, il tesoro per raccogliere e custodire tutto il bello e il buono che da Te e intorno a Te continuava a fiorire e a rifiorire.

Ogni tempo ha il suo luogo: il Tuo era l’abbraccio dell’amore smisurato che i tuoi Cari ti avevano predisposto, perché da subito ti sentissi a casa, non come ospite ma come la “Regina Madre” al cui appellativo rispondevi con sorridente leggerezza… e così hai abitato con garbo questo spazio di bellezza e di raccoglimento intimo e delicato… Ti sei lasciata avvolgere dalla tenerezza che guarisce ciò che alle cure mediche non era riuscito.

In questo spazio di libertà, a tu per tu con la fragilità, sapevi sostare e narrare la malattia, senza che la Tua Persona perdesse il contatto con il Tuo Essere più profondo, vivendo lo stato di sofferenza con una forza d’animo impressionante e con profonda commovente dignità.

Hai dato ascolto al desiderio del tuo cuore e voce alla Parola più semplice e preziosa che nel Tuo Intimo custodivi e che ora chiedeva di essere espressa per tutto il Bene di una Vita, ricevuto e ricambiato: GRAZIE!

E così… ogni istante ha preso forma nel segno della grazia, nutrito dalla speranza e dalla fiducia per come i giorni trascorrevano per Te e intorno a Te, con le tante creative occupazioni, che terminavano con la carezza della sera attraverso la lettura e l’ascolto delle fiabe accanto al Tuo adorato Pietro.

SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 22 MARZO

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui