‘Voglio una vita spericolata’ , le note della canzone di Vasco accompagnano Maryam in quella che è e sarà un’estate a dare olio di gomito alla sua barca per arrivare là, dove il sogno si fa realtà, alle Olimpiadi di Tokyo. Maryam, il rock ce l’ha ne sangue, lei è rock, la sua vita è rock, il suo handicap visivo è diventato un rullo di batteria dove trasformare quello che doveva essere un disagio in un’opportunità. Maryam nasce 16 anni fa, prematura, tanto prematura, tra la vita e la morte per giorni, per settimane, ma lei era già rock anche in fase e la ‘vita spericolata’ se la sentiva già addosso. E continua a sentirla addosso anche adesso che al concerto di Vasco a San Siro ci è andata con una sua compagna di canottaggio. Una vita dove la rimonta si è fatta corsa intensa, tanto da raggiungere anche chi gli handicap non li ha mai avuti. E ora Maryam continua a correre, ma stavolta sulle acque dei laghi di mezza Italia dove inanella successi col canottaggio, fresca campionessa italiana per la Canottieri Sebino, fra poco i mondiali in Austria e poi il prossimo anno il sogno Olimpico. “A nuotare ho cominciato da piccola, come tanti altri bambini, ma ad un certo punto mi sono stufata e volevo cambiare sport. E’ stato lo zio Giovanni (Martinelli), che faceva canottaggio, a propormi quest’altra disciplina quando ero in seconda media. Ci ho provato e mi è piaciuto”. Maryam racconta e si entusiasma, parla con molta semplicità della sua avventura sportiva che comincia quando lei è una ragazzina di seconda media e che la porterà, forse, alle Olimpiadi di Tokio. Un’escalation non da poco, la sua, che a soli 16 anni l’ha vista vincere, a Varese, il campionato italiano di “4 con” insieme alla squadra di cui fa parte in forza alla “Canottieri Sebino Lovere”, guadagnandosi una chiamata in Nazionale. “E proprio con l’equipaggio nazionale sono in raduno in questi giorni fra Roma e Terni, e poi ancora dal 28 luglio al 18 agosto, per preparare i Mondiali che si svolgeranno a Linz, in Austria”. Maryam è la più giovane della sua squadra (l’atleta a lei più vicina per età ha 24 anni) e per giunta è ipovedente, proprio perché è nata prematura ed alla nascita pesava solo mezzo chilo…
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