SOVERE – Matteo, che è nato in casa a Sovere attorniato dalla sua famiglia: “Aveva fretta di vedere il mondo”

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Matteo aveva fretta, tanta, e così è nato a casa, a Sovere, circondato dall’affetto della sua famiglia. Mamma e papà non hanno fatto a tempo a correre in ospedale. Ha scelto lui il posto dove nascere, e così sui documenti sarà uno dei pochissimi bambini di oggi ad avere il paese dove anche vive: “Ho partorito in casa, il posto che ha scelto mio figlio per venire al mondo – commenta commossa e felice mamma Luciena –  è stato un parto molto veloce e fisiologico. E’ successo tutto in mezz’ora, ho chiamato mio marito al lavoro verso le 11 per avvisare che erano cominciati i primi dolori. Lui è arrivato subito ed ha chiesto alla nonna Adriana di tenere le due nostre bambine, Sofia di sette anni e Camilla di tre, per potermi portare in ospedale. Nel giro di dieci minuti i dolori sono aumentati ed io cercavo una posizione comoda per sentire meno dolore. Così mi sono ritrovata seduta per terra, sulle ginocchia e con tanta voglia di spingere. Mio marito era un po’ preoccupato, perché un parto in casa senza nessuna assistenza può avere dei rischi. Ma nonostante le preoccupazioni, in questi momenti ti fai forza e fai tutto quello che dipende da te.

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