SOVERE – Padre Zanotti e il ‘nuovo’ Convento dei cappuccini tra glicine, prediche, incontri, grigliate e tartarughe

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La chiesa è sempre gremita, quasi tutta gente da fuori: “Io arrivo dalla bassa bergamasca – commenta una fedele – e per me venire qui è un’oasi per la mia anima e un sostegno per il mio cuore”. Di Padre Antonio Zanotti se ne parla da tempo, anche per le vicende extra ‘pastorali’, la cronaca giudiziaria si sta occupando di lui per denunce da parte di alcuni ospiti di una delle sue comunità. Lui va avanti per la sua strada e intanto ha sistemato l’ormai ex convento dei frati cappuccini, glicine, tartarughe che girano nel chiosco, quadri pieni di monete appese ai muri, statue, musica new age durante le celebrazioni, grigliate all’aperto, gazebo nel giardino, fiori un po’ dappertutto.

Dell’aspetto ‘povero ma curato’ dei Cappuccini resta poco o niente. Lui, Padre Zanotti, durante la Santa Messa del sabato sera e della domenica mattina, prende una sedia, si siede appena sotto l’altare e parla, racconta un’infinità di cose, legge pezzi di Vangelo alternati a frasi sue, ogni tanto attacca la Chiesa e la società attuale e tra una pausa e l’altra la musica new age avvolge e crea l’atmosfera.

La gente è coinvolta, prega, ascolta, annuisce. Lui sembra più un predicatore americano che un frate cappuccino, ma tant’è, anche la Chiesa sta cambiando metodo di comunicazione e niente e nulla fa eccezione. Padre Zanotti è un’istituzione, nella Bassa. Originario di Spirano, classe 1947, ha fondato una rete di comunità chiamata Oasi7 all’interno della quale si trova tra l’altro anche la comunità Rinnovamento di Antegnate. …

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