SOVERE – Palazzi & Parole: e ora una targa su ogni edificio

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A Palazzo Longhini l'ultima serata della rassegna culturale

Voci a Palazzo si chiude con un successo di pubblico, arte e letteratura. Palazzi & Parole. Un binomio vincente, tutto esaurito anche per Raul Montanari nel suggestivo scenario di Palazzo Foresti, si chiude con Davide Sapienza, il geopoeta, a Palazzo Longhini e si guarda già al prossimo anno. Voci a Palazzo come tutte le rassegne ha una parte ‘nascosta’, quella fatta di incontri e preparativi, regia di tutto questo affidata all’assessore Silvia Beretta e al suo gruppo. Degli autori abbiamo già scritto, già, ma dei magnifici ‘involucri’ che hanno raccolto queste serate forse non tutti conoscono la storia: “Sono descrizioni molto preziose – racconta Silvia che ci ha fornito il materiale che pubblichiamo – vorrei citare i ragazzi delle scuole medie di Sovere in quanto sono frutto di un loro studio approfondito. Abbiamo attivato lo scorso anno una bellissima collaborazione con la prof di Arte Enzalba Bonavita, la quale ha diviso i ragazzi in gruppi ed assegnato loro un palazzo (su scelta dei ragazzi stessi). Hanno fatto un grande lavoro, a cui sono seguiti dei sopralluoghi in loco. Questa è la sintesi del lavoro svolto, che andrà stampato il prossimo autunno su delle bellissime targhe, che andranno affisse proprio sugli edifici in questione (non sappiamo solo se sarà possibile per Villa Venturi, causa soprintendenza). Per queste targhe ho personalmente scritto e vinto un progetto di Regione Lombardia (€2500 circa), quindi le targhe avranno marchio “InLombardia”, oltre che Comune, Biblioteca, Istituto comprensivo Sovere e Pro Loco Sovere”.

Palazzo e Torre Foresti, le lotte tra Guelfi e Ghibellini e quell’incendio che distrusse il castello e salvò la torre

Il palazzo e la torre dei Foresti sono ciò che rimane dell’antica fortificazione risalente al XIV sec. costituita dal castello e dalla relativa torre difensiva. Gli edifici furono di proprietà della nobile famiglia dei Foresti della Val Cavallina, che arrivarono a Sovere nel 1300 e che si estinsero nel 1700. Il castello e la torre vennero edificati  per ragioni militari e per le continue lotte tra Guelfi e Ghibellini. Vista la loro collocazione strategica, posta sull’altura che domina la sponda destra del torrente Borlezza, hanno svolto in epoca medievale anche un ruolo importante per il controllo dei traffici commerciali. Nel 1393, in seguito ad un incendio  appiccato dai Guelfi di Tuzzano Rota, il castello fu distrutto e si salvarono soltanto la torre e alcune case intorno ad essa. In seguito, intorno al 1550, fu costruito sui resti dell’antico castello un palazzo rinascimentale. La nuova struttura mantiene l’impianto a corte del castello  e si affaccia sulla piazza della chiesa di San Martino con un portale con arco a tutto sesto….

SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 9 AGOSTO

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