Luca compie 29 anni a settembre, il 19 settembre. 29 anni intensi, di quelli che sono un tornado di vita, che corrono come la sua bici lungo le strade del paese. A raccontare Luca è papà Arnaldo Fusarri che con Luca passa gran parte del tempo. Insieme ad Arnaldo c’è sua moglie Betty e la sorella di Luca, Stefania. E questa è la storia di una festa del papà raccontata da un papà speciale, Arnaldo: “Luca è nato 29 anni fa, non sapevamo avesse problemi, è stato una sorpresa, siamo passati da un momento di euforia a un momento di disperazione, non capivamo bene cosa stesse succedendo, neanche i medici non sapevano cosa avesse di preciso. Si erano accorti subito che presentava dei sintomi che riconducevano a qualcosa di particolare che poi si è confermata una sindrome rara”. Comincia così una nuova vita per Arnaldo, Betty e la piccola Stefania, che a quell’epoca aveva 8 anni: “La nostra vita è radicalmente cambiata, sino a che Luca è stato in ospedale non ci siamo resi conto, poi quando siamo tornati a casa è cominciata una vita nuova, completamente diversa”. Arnaldo racconta: “Cambia davvero tutto, ogni attenzione viene rivolta a lui, un percorso che va fatto con lui, insieme, sempre, sai che ci sono incertezze, quindi le devi vivere quotidianamente, sulla tua pelle per trovare la strada giusta, la dimensione vera che possa andare bene per tutti, insomma, tutto un’avventura, una nuova avventura”. Che continua e si rinnova, ogni giorno. Tuo suocero, Francesco Riscaldini, è stato lo storico medico di Sovere, un punto di riferimento per intere generazioni, cosa vi ha detto? “Non poteva fare molto, però ci è stato vicino, ci ha dato coraggio e speranza, ci consigliava”. Un nuovo viaggio, una vita che cambia totalmente: “Abbiamo sin da subito cercato di dare nuovi stimoli a Luca, era importante stimolarlo e tirare fuori tutte le sue possibilità e le ha tirate fuori, le sta tirando fuori”. Luca è cresciuto, sono passati quasi 29 anni e Luca è rimasto il tornado di vita che era, che è: “Va in bici, canoa, va a camminare, a correre, lo stimoliamo, lo sproniamo, ho la fortuna di essere uno sportivo e quindi lo porto con me e vivendo nell’ambiente sportivo grazie ai miei amici, come Sergio Forchini, Luca ha tanti stimoli e questo lo fa star bene”.
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