Prima domenica dell’Anno del Signore 2020. Il torrente Borlezza scorre tranquillo sotto l’antico ponte che unisce i due borghi storici di Sovere: San Martino e San Gregorio. Entrambi soffrono delle malattie tipiche di molti centri storici: degrado, spopolamento, chiusura di negozi. Dei due borghi soveresi, però, quello di San Gregorio sembra quello più “malato”.
Partendo dal ponte e salendo lungo via Trieste, lo sguardo si posa sul Borlezza e su quel che resta del vecchio mulino, un vero e proprio rudere. Poco più in là non si può non notare il degrado della zona un tempo occupata dalle storiche Acciaierie Sovere.
Arriviamo in Piazza Risorgimento, dove in tempi lontani arrivavano in primavera le giostre. Di fronte troneggia, maestoso, il grande convento delle suore di Carità di Maria Bambina. Il convento è stato chiuso qualche anno fa, le suore non sono più qui. Accanto all’ingresso del convento c’è un negozio, quello del “materassaio”, chiuso ormai da alcuni anni. Nella parte opposta della strada c’è la storica macelleria Moretti… chiusa alla fine del 2019… SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 10 GENNAIO