SOVERE – RANZANICO – Alex e i suoi ‘tubolari’ di lana che fanno impazzire: “Ho imparato a lavorare a maglia da mia madre e ora…”

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Alex Giovè arriva in redazione con addosso il suo tubolare fatto a mano ma addosso ha anche il suo solito entusiasmo, quello che lo accompagna da sempre. Anche in questi mesi in cui è rimasto fermo in ospedale per parecchio tempo per le brutte fratture riportate dopo un incidente in bicicletta, un’altra delle sue grandi passioni. Parecchie fratture, anche quella della mandibola, e immobile in un letto ma con la testa non ha mai smesso di volare e sognare. Alex arriva da Sovere ma vive da qualche tempo a Ranzanico, massoterapista durante il giorno e nel tempo libero una vera e propria passione per il…lavoro a maglia, tanto che i suoi lavori vanno a ruba, e così ha creato un suo marchio ‘Axel Cross’, ed è proprio per la sua passione a maglia che Alex è qui, per raccontare questa strana cosa che lo fa rilassare e lo rende creativo allo stesso tempo: “Da piccolo guardavo mia nonna Matilde lavorare a maglia, e poi mia mamma Dorina, io ero il terzo figlio, l’ultimo, e quindi ero molto attaccato a mia madre. Poi crescendo ho seguito altri interessi, facevo snowboard e perdevo spesso lo scaldacollo, me li faceva mia madre, di vari colori, e io li perdevo sempre, così ho chiesto a mia madre Dorina di insegnarmi a lavorare a maglia che me li sarei fatto da me. Ho cominciato così, mi ha insegnato e mi sono appassionato, mi rilassava e ho pensato di fare alcune modifiche, ad esempio ho messo un moschettone in cima al tubolare che se si chiude nella sua sola diventa un berretto, oppure lo si può agganciare ai pantaloni per non perderlo. Mi piacevano, e ho iniziato a regalarli a Natale, tubi di lana e ognuno può farci quello che vuole, scaldacollo, berretto, scalda le mani, insomma, più utilizzi”. Insomma, un ottimo allievo per mamma Dorina: “Adesso lavoro meglio io di lei”. Che tipo di lana usi? “Tutta rigorosamente di qualità, lana merinos made in Italy, la fanno a Biella, la compro in alcuni negozietti, ma quasi tutta online”…

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