SOVERE Sara: un sos su Facebook e… caschi nella rete della solidarietà Più di 1000 persone in un anno

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Alzerei una mano verso il cielo, non per afferrarlo, ma per voltarne pagina. E per scoprire che la strada del cuore è altrove. Che te la trovi davanti dove meno te l’aspetti. Immaginatevi una donna, una harley davidson, un paio di occhi profondi, un sorriso timido che qualcuno magari scambia per strafottente, e una voglia di vita che tracima.

Ok, sembra che sto per raccontare la storia di un classico viaggio estivo. Macché. La donna si chiama Sara, di cognome fa Pezzotti, arriva da Sovere, l’harley è il suo vento libero e da trent’anni senza dire niente a nessuno ha creato dal suo cuore e dalla sua testa un gruppo di aiuto che dall’Alta Valle Camonica arriva sulle sponde del lago d’Iseo dove chiunque ha bisogno sa che può bussare alla sua porta.

Qui la Caritas non c’entra, non c’entrano i Comuni, e nemmeno i pacchi alimentari, qui tutto comincia da una donna, timida ma tenace, dolce ma con un carattere che spalanca il cuore. Perché che una donna da sola riesca a creare una rete che aiuta più di mille persone all’anno è un’impresa che fa sorridere il cielo, insomma, se si vuole si può. E Sara ne è la dimostrazione. “E’ cominciato tutto 30 anni fa – racconta – allora avevo una stireria, ero poco più di una ragazza e col mio lavoro avevo conosciuto una suora in Romania che aveva bisogno di aiuto, ho cominciato a spedirgli quello che le serviva, raccoglievo le cose tra gli amici e poi gliele mandavo. Io conoscevo già molta gente, da Colere a Bergamo, ero rimasta legata alle amicizie scolastiche. Ho molti amici fuori dal mio paese e la cosa ha preso forma così”.

Un passaparola che diventa tam tam: “E’ stato tutto naturale, nessuna pubblicità, ma aiutare dovrebbe essere naturale, per niente forzato, e così è stato, chi ha bisogno chiede, chi può aiuta”. Sara si commuove quando parla: “Vorrei che scrivessi che chi mi ha aiutato e mi aiuta di più ad aiutare gli altri, sono le persone che hanno poco, sono le persone più umili, che magari hanno 2 o 3 figli e cercano di dare tutto quello che hanno. Gente che mi porta magari 4 litri di latte ogni due mesi, e può dare solo quelli ma è già tantissimo ed è un gesto meraviglioso”. …

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