SOVERE – Scoperti nuovi affreschi a Palazzo Silvestri, restauratori al lavoro durante le vacanze, le meraviglie raccolte in un libro

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Palazzo Silvestri. Giorni frenetici. Dove nuovi affreschi stanno affiorando. E basta alzare lo sguardo per mettere a tacere tutti i linguaggi e far danzare solo la vista. Affreschi scoperti quasi per caso, un giorno di qualche tempo fa, in quello che attualmente è uno dei magazzini della scuola, il Dirigente Salvatore Lentini si accorge che sotto la pittura c’è altro, c’è molto altro. E così durante le vacanze di Natale a Palazzo Silvestri si sono messi all’opera restauratori ed esperti per ridare luce a quello che è uno dei Palazzi più belli della zona: “Mentre spostavamo alcuni vecchi mobili a Palazzo Silvestri – spiega l’assessore Silvia Beretta – in una stanza che non viene utilizzata, abbiamo urtato un muro, si è scrostata una parete e sono affiorati affreschi di cui non eravamo a conoscenza”. La sala è quella che si trova adiacente al vecchio ingresso di Palazzo Silvestri e lì sotto ci sono affreschi e volte. Nei giorni scorsi il restauratore Antonio Zaccaria, (con finanziamento da Elettrocablaggi) si è messo all’opera e il risultato è davvero sorprendente. Al terzo piano del Palazzo è stata rinvenuta una volta affrescata e le scoperte continuano, così come il lavoro certosino di recupero degli affreschi. “Vogliamo rendere pubblica questa bellezza – commenta l’assessore Silvia Beretta – per questo stiamo lavorando a un volume su Palazzo Silvestri, un volume di notevole importanza artistica che verrà pronto a maggio”. “Il Palazzo Silvestri di Sovere. I segni della storia”, a cura di Marco Albertario (direttore dell’Accademia Tadini), testi di Cristian Bonomi ed Elena Lissoni. Un progetto editoriale in lavorazione da qualche tempo: “Originaria di Livigno ma trasferitasi a Sovere nel XVIII secolo – si legge nel  progetto editoriale –  la famiglia Silvestri assunse un ruolo di primo piano nel panorama economico lombardo grazie all’attività imprenditoriale condotta da Girolamo (1813 – 1890), poi proseguita dal figlio Giovanni (1858 – 1940). Gli anni quaranta dell’Ottocento vedono la famiglia Silvestri impegnata sul fronte politico a combattere durante le Cinque Giornate di Milano. Mentre si compie la sua brillante ascesa sociale, sancita dal matrimonio che lo lega alla famiglia di Giulio Sarti, ingegnere ferroviario, si definisce l’esigenza per Girolamo di affermare il proprio ruolo e quello dell’intera famiglia attraverso le carriere professionali e le politiche matrimoniali, come pure adottando un’accorta strategia di autorappresentazione che fa ricorso alle arti figurative…

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