E ci sono barattoli di marmellata
E vasetti di cielo sporco
E gruppi di venti liberi
E guance che aspettano baci
E lì in mezzo ci sei tu
E quel male che ha mangiato solo pezzi di corpo ma non ha intaccato l’anima
Partire dal presente.
E andarcene lontano.
Ti porto qui da noi.
Tra i gesti involontari del pensiero
Tra le nostre infinite fantasie.
I tuoi infiniti sogni.
A passo di rugiada.
Tra un gelato alla fragola
e una birra mista Paradiso.
Dove per noi qui
è sempre tardi.
Ma tu ha già trovato
un angolo di cielo
per sdraiarti.
Là fuori è pieno
di gente, di dottori
che studiano la vita
con apparecchi strani
ma lassù ci si muove senza compartimenti stagni
SUL NUMERO IN EDICOLA DAL 6 OTTOBRE