Sp91. Sulle strade della Dea. Diario fotografico giornaliero dal ritiro dell’Atalanta – 16/07

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(Sp 91 sta per Sabrina Pedersoli, classe 91, a quest’età si possono ancora dire gli anni)

Passano i giorni ma l’entusiasmo non passa mai. Bambini accompagnati da mamma e papà, altri mano nella mano con il nonno (che magari non è atalantino  – ne ho incontrato uno milanista e pazienza se mi chiede di non rivelarlo, mi perdonerà – ma per l’amore dei propri nipoti cosa non si fa?!) e la nonna. E poi i grandi che arrivano in auto o in moto, anche dopo una giornata di lavoro e ancora in bici, tanti chilometri da macinare ma con quella passione che fa battere il cuore. C’è chi arriva da Pisogne ma precisa che “mio figlio gioca nell’Atalanta, io sono di Lovere e comunque sarei atalantino lo stesso”. Certo, un’Atalanta così non può che mettere d’accordo tutti. Anche oggi i tifosi sono costretti ad aspettare i loro beniamini, c’è chi ha trovato la posizione strategica per vederli prima di tutti gli altri, chi invece resta seduto al proprio posto. Lo smartphone sempre alla mano e non appena il cancello in fondo al campo si apre, il via a video e fotografie. Poi spazio agli applausi per Papu (senza dubbio il più acclamato) e compagni. Qui sugli spalti affollati del centro sportivo di Clusone la seduta di allenamento pomeridiana è diventata un appuntamento fisso, ogni giorno della settimana. Tra il pubblico oggi c’è anche il sindaco di Clusone Paolo Olini, che non può essere più soddisfatto di così.

 

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