Capita a volte che nelle case più accoglienti si intrufoli, senza nemmeno bussare alla porta d’ingresso, un ospite sgradito. Quest’ospite sgradito ha un nome terribile, che si cerca sempre di non pronunciare: ‘tumore’ o, peggio ancora, ‘cancro’. La grande scrittrice e giornalista Oriana Fallaci, colpita dal cancro, lo aveva chiamato “l’alieno”, perché lo vedeva come qualcosa che non c’entrava con il suo corpo, ma si era intrufolato senza essere stato invitato.
Anche nell’accogliente villetta di Katia e Giampaolo questo ‘alieno’ si è presentato più volte, ma alla fine è stato respinto, anche se a costo di lacrime, pazienza e sofferenze.
“Sì, lo abbiamo respinto e speriamo che non torni più a farci visita, ne facciamo volentieri a meno”, dice lei.
Ci troviamo a Spinone, il paese che fa da cerniera tra il Lago di Endine e il resto della Val Cavallina. All’esterno è impossibile non vedere la bandiera dell’Inter, la squadra del cuore di Giampaolo, che in questa giornata (all’indomani dell’ennesimo Derby d’Italia con la Juve, stavolta vinto dalla squadra meneghina) si muove allegra, mossa dal vento. Dall’altra parte della casa, nel giardino, si può godere il pittoresco e rilassante panorama del lago, o meglio, della parte finale del lago, quella che in inverno si ghiaccia per la gioia di chi vuole provare l’emozione di camminare sulle acque (ovviamente ghiacciate).
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