Incontro stamattina (venerdì 4 gennaio) a Spinone al Lago per una sorta di ‘summit’ sul lago ghiacciato tra sindaci e operatori della sicurezza. Il tema è sempre lo stesso il lago ghiacciato e le persone che, nonostante i divieti, camminano sul lago o pattinano. “Questa mattina incontro a Spinone con enti e istituzioni per fare il punto sulla situazione ghiaccio, – spiega Simone Scaburri – in particolare sulle procedure in caso di emergenza.
Resta assolutamente pericoloso e sconsigliato l’accesso al lago, benché un avvenimento naturale dal fascino unico”. dopo l’incontro il Comitato turistico InValcavallina ha emesso il seguente comunicato:
Questa mattina, venerdì 4 gennaio 2019, presso la Sala Consiliare del Comune di Spinone al Lago, si è svolto un incontro tra diversi enti e istituzioni per fare il punto sulla situazione relativa al ghiacciamento del lago di Endine, con particolare focus sulle procedure da attuare in caso di emergenza. Presenti all’incontro, oltre ai quattro Sindaci dei Comuni lacustri e ai rappresentanti del Comitato turistico inValCavallina, esponenti di Vigili del Fuoco, Croce Rossa, Carabinieri, AREU, gruppi di Protezione Civile del lago e Autorità di Bacino.
Durante la discussione è stato messo in evidenza come il Comitato inValCavallina, tramite il tavolo di lavoro dedicato al tema del lago, si sia interessato fortemente al fenomeno naturale, da sempre elemento di forte attrazione per turisti e curiosi, per capire quali possano essere gli strumenti per migliorare il livello di informazione e di sicurezza a riguardo. L’ordinanza di divieto, usata per oltre un ventennio dai Comuni lacustri, si è dimostrata uno strumento inefficace e controproducente, in quanto impediva di mettere in evidenza gli elementi di maggior rischio.
Il ghiacciamento della superficie del lago è un fenomeno naturale e come tale presenta elementi di complessità elevati. È necessario non sottovalutare i pericoli e favorire strumenti di comunicazione che garantiscano la diffusione delle buone pratiche e la conoscenza degli elementi di maggior pericolo.
All’incontro si è discusso del sistema di gestione dell’emergenza ed è stato messo in evidenza come in caso di incidente, l’unico ente abilitato alla messa in sicurezza dell’ambiente prima dell’intervento di AREU/118 o Croce Rossa siano i Vigili del Fuoco, dotati di apposite squadre debitamente formate.
In prospettiva, l’impegno è quello di lavorare fittamente alla diffusione delle giuste informazioni relative al fenomeno, con un’attenzione particolare alla comunicazione delle zone meno sicure e delle condizioni di maggior pericolo. Grazie anche al coinvolgimento di associazioni provinciali che già si occupano di soccorso in acqua, verrà inoltre approfondita la possibilità di creare momenti di formazione che coinvolgano i volontari locali, sia per la gestione delle prime fasi del soccorso che per le azioni di monitoraggio nei giorni particolarmente frequentati.
L’incontro è terminato con la promessa di un secondo appuntamento in primavera per valutare il tema della balneabilità e la possibilità di implementare i sistemi locali di soccorso.
Grazie a chi ha partecipato questa mattina, i colleghi Sindaci Zoppetti Marco, Renato Freri e Maurizio Trussardi, il Comitato ValCavallina, i gruppi di protezione civile del lago, AREU – 118, Croce Rossa, Carabinieri, Autorità di Bacino e Vigili del fuoco”. Poche ore prima sul lago c’era più di una persona che camminava tranquillamente sulla lastra di ghiaccio o pattinava.