SPOON RIVER – CLUSONE Le monetine nella Cappella, preti e insegnanti, il “guaritore”, il sindaco “giudice”, gli angelini senza nome e la donna che morirà solo nell’anno… 11.922

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Giornata di sole ottobrino. La mia guida sulla “collina” dove “dormono” (come cantava Fabrizio De André riprendendo l’Antologia di Spoon River) quelli che hanno fatto la storia e le piccole storie di Clusone è Don Martino Campagnoni, sulla soglia del 90° anno (li compirà il prossimo 4 gennaio). La memoria che non fa cilecca e che alterna storie antiche e storie comunque dimenticate. Il cimitero è splendente di luce. Nella penombra le tombe nelle cappelle. La sua vocazione storica che si riallaccia ai suoi libri ci porta a una cappella dove una berretta di marmo ricorda l’arciprete don Giovanni Rizzoli, che fu alle prese con i Massoni e dovette subire l’onta di processi e perfino la requisizione della Canonica per… pagare i danni. I “fedeli” clusonesi lo aiutarono facendo collette e ancora negli anni sessanta gettavano monetine all’interno della cappella, a sostegno delle sue ragioni (e delle sue spese) contro il potere massonico. “Era un pupillo del vescovo Speranza di Piario. Dopo di lui come arciprete arrivò quello che sarebbe diventato il Card. Gusmini”. …

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