Passano le settimane, passano i mesi, tutto sembra cambiare nel mondo (a volte in positivo, ultimamente in negativo…) ma c’è qualcosa che resta immutabile (o quasi…): la Statale 42 della Val Cavallina. E se poi ci concentriamo su quella che veniva da molti definita la ‘panacea di tutti i mali’, cioè l’attesissima variante di Trescore, qui assistiamo ad un totale immobilismo.
Eppure non stiamo parlando di una piccola strada battuta da pochi autoveicoli al giorno… No, da questa che è l’unica arteria della Val Cavallina transitano ogni giorno migliaia di automobili, camion, pullman, moto. Eppure, dopo lunghi decenni di discussioni e arrabbiature (da parte degli automobilisti), nulla sembra cambiare, anche quando, come nel caso della variante in questione, tutto sembrava filare liscio. I soldi erano stati stanziati e mancava solo il progetto. Già, ma di quel progetto non si vede ancora l’ombra.
Facciamo il punto della situazione con uno che alla Statale 42 ha dedicato (e sta dedicando) buona parte del suo tempo (e della sua pazienza), Massimiliano Russo del Comitato Statale 42 Val Cavallina.
Massimiliano, quando parliamo con qualche sindaco della variante di Trescore, ci viene risposto che “sta per arrivare” o che “arriverà fra un paio di mesi”. Poi però i mesi, anzi i semestri, passano e il famoso progetto non si vede. Eppure di tempo a disposizione non ce n’è tantissimo, dato che l’opera deve essere conclusa prima delle Olimpiadi del 2026!
“Cosa vuoi che ti dica? Se cercavi da me un aggiornamento – sorride – ti devo dire che di aggiornamenti non ne ho. Tutto tace. Eppure… SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 21 OTTOBRE