LA STORIA – SEBINO “Dopo lo stupro non vivo, sopravvivo”. Patrizia, stupri e violenze, e la forza di denunciare: “E’ stato condannato ma io non vivo più” e nel resto della provincia di Bergamo in un anno 72 denunce

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Patrizia fatica a parlarne, ti butta addosso gli occhioni grandi e poi piange, si ferma, riparte, e torna a raccontare. Che la violenza sulle donne in questo periodo è di dominio pubblico, i media martellano ma le violenze continuano. Patrizia racconta la sua di violenza, cominciata nel 1991 e finita, solo fisicamente, nel 2004, anno in cui ha trovato la forza di denunciare. Ma dentro e fuori lei è cambiata, ed è cambiata per sempre, Patrizia prende tranquillanti e stabilizzanti dell’umore, da allora fatica a rapportarsi con la gente, e quei flash tornano a farsi incubi e spettri quando meno te lo aspetti. Patrizia arriva da..

Patrizia è venuta in redazione, ci ha messo la faccia, il nome, il cognome e le lacrime, tante, che è facile raccontarsi senza darsi un volto o coprendosi con un nome falso ma Patrizia ha voluto metterci la faccia per mostrare il suo…corpo dopo anni di sofferenza, battaglia, processi dove ha dovuto raccontare quello che le è successo, riviverlo, Patrizia quando raccontava tremava, si fermava, piangeva, ripartita, una mattina intera in redazione e poi alla fine la liberazione ha preso la forma di una storia, la sua, che apre il cuore e anche le coscienze. Patrizia racconta la sua storia….

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