TAVERNOLA – A ca’ Bianca si scava col “ripper”

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Frana di Tavernola

 “Ripper” è un vocabolo inglese, si potrebbe tradurre con “che strappa”, una sorta di aratro meccanico che scava la roccia. E’ la risposta, che la dirigenza di Italcementi spera temporanea, al divieto di usare esplosivo. Il cementificio va avanti, a dispetto di chi, come il G16 nientemeno che i 16 Comuni rivieraschi, chiede la sua “riconversione” in qualcosa di meno devastante esteticamente per i turisti che arrivano sul lago d’Iseo. Molti di quei 16 Comuni hanno ascoltato la chiamata della vocazione turistica e hanno fatto forti investimenti in tal senso. Si sentono penalizzati, Tavernola resta una “ferita” ambientale. Ma resta anche un’attività che dà lavoro a un centinaio di persone, comprendendo l’indotto. La fila di camion che percorre la litoranea è impressionante, chi lavoro nello stabilimento racconta di una mole di lavoro impressionante. Si pensava, e lo avevamo scritto, che rallentando la produzione con il divieto di usare esplosivo, le scorte di magazzino diminuissero e di conseguenza anche il flusso degli automezzi sulla litoranea….

 

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