(p.b.) Si ripiegano (per il momento) le bandiere sindacali sventolate per lo sciopero indetto a Tavernola dopo la notizia che Cementir-Sacci ha in mente di tagliare i posti di lavoro. Già, si chiama Cementir-Sacci la nuova società costituita appositamente da Cementir dopo l’acquisto di parte della Sacci fallita. Non è un dettaglio. Cementir non ha inglobato nel suo patrimonio i cinque stabilimenti rilevati dal fallimento della Sacci, ma ha costituito questa nuova società. E’ un bene o un male? La nostra gola profonda dentro le strategie cementifere delle grandi aziende la vede così: “No, non è una buona notizia, è in un certo qual modo il mettere le mani avanti su future scelte. Che non saranno a breve, sia chiaro, ci vorranno due o tre anni. Ma il destino del cementificio tavernolese non è roseo, da quel che sento: nei prossimi anni o lo vendono o lo scambiano con… qualche altra parte del mondo. Il mercato è fermo e come detto basterebbero pochi stabilimenti per soddisfare l’attuale domanda. C’è un esubero di produzione enorme. Per carità, due o tre anni, di questi tempi, possono cambiare il mondo, quindi la mia analisi è ferma all’attuale situazione del mercato e delle strategie delle grandi aziende cementifere”…
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