L’uomo che venne dalla sinistra e seppe raccogliere il voto trasversale anche di chi stava da tutt’altra parte. Joris Pezzotti, vicesindaco nella Giunta di Filippo I il Pacificatore, l’ha spuntata a dispetto di spaccature che con la politica non hanno nulla a che spartire. I tavernolesi (come in molti altri Comuni), lo stesso giorno in cui votavano in massa per i partiti di centrodestra (55% per la Lega e complessivamente 70% per il centrodestra), cambiavano totalmente schieramento e votavano per Joris, che si portava dietro il suo passato di militante della sinistra, confluito nella “fusione” di “Insieme per Tavernola” che riuniva “Impegno Civico” e appunto “Tavernola Democratica”, la formazione storicamente di sinistra.
I 5 del Pd con sorpresa
Joris viene da lì anche se nel frattempo ha preso la tessera del Pd. E qui si apre una curiosa parentesi: sono ben 5 i tesserati Pd (più due simpatizzanti) nel nuovo Consiglio Comunale: lo stesso Joris, poi Romeo Lazzaroni, Roberto Zanella (che sarà vicesindaco) e il giovanissimo (20 anni) Michele Trapletti, al primo anno di università indirizzo Scienze Motorie. Il quinto? E’ il candidato sindaco sconfitto, proprio Pasquale Fenaroli, tirato per la giacca dentro la lista dei “giovani leoni” e indicato come il potenziale successore di Filippo I il pacificatore. E aveva ricevuto in campagna elettorale (un po’ a sorpresa visto il carattere di Filippo Colosio) il sostegno a chiare lettere del sindaco uscente.
Ha pesato il Piano Gallinarga per il quale Joris aveva votato contro sia in Consiglio comunale sia in Giunta? Mica tanto, visto che il tema è rimasto dietro le quinte nelle assemblee dei due schieramenti, nemmeno Joris l’ha sbandierato più di tanto. Il Cementificio? Joris è stato l’unico a portare il rendering di Italcementi che prevede la dismissione di un terzo di tutto lo stabilimento, aprendo prospettive di impiego impensate fino a pochi mesi fa.
Pasquale Fenaroli non ha cavalcato il tema. E allora cosa ha pesato?…
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 7 GIUGNO