TAVERNOLA – IL CASO Assemblea? Una riunione… semideserta Del Cementificio non importa più niente?

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Quella annunciata come assemblea nel grande salone dell’Oratorio (salone “benedetto”, nel senso che è una fortuna che ci sia e che il parroco don Nunzio lo mette sempre a disposizione) si è consumata in un venerdì sera con una cinquantina di persone che al netto di sindaco, consiglieri, ex sindaci e addetti ai lavori, si riducevano a pochi intimi, superstiti di battaglie di una guerra che sembra non aveva mai fine. Due posizioni, quella radicale (quella ad es. dell’ex sindaco Natale Colosio) e quella della trattativa per una nuova convenzione (la posizione maggioritaria con lo stesso promotore dell’assemblea, l’ex sindaco Privato Fenaroli e del sindaco in carica Filippo Colosio.

Sentiamo l’organizzatore, appunto Privato Fenaroli: “Prima di tutto non è vero che fosse semideserta, c’era le persone, diciamo così, più ‘significative’, in rappresentanza di tutte le fazioni.  La mia intenzione era di stimolo per non restare nel limbo. Ci sono quelli delle parole rudi e quelli meno. Così si rischia di essere cornuti e mazziati. La mia proposta è di andare al tavolo di una trattativa forti di un risultato referendario chiaro. Ma è altrettanto chiaro che loro hanno dei diritti. E allora si deve chiedere: avete una controproposta a andiamo allo scontro a muso duro? Non è tanto il problema dei rifiuti da bruciare, qui stiamo parlando dell’esistenza del cementificio…

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