TAVERNOLA – IL CASO Cementir: dateci 125 milioni e ce ne andiamo La Regione: “Trattate col Comune!”

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Altri 20 anni per la miniera di Parzanica Si tratta per gli edifici e aree dismesse Nuova consultazione popolare in vista

Dalla padella nella brace. Come abbiamo scritto più volte, c’è da rimpiangere quando il cementificio erano della Lafarge ma nessuno pensava che si dovesse rimpiangere addirittura la gestione della Sacci. Adesso che è arrivata Cementir Sacci le cose stanno precipitando. La dirigenza non vuole sedersi a nessun tavolo, anche imbandito, con il Comune di Tavernola. Pur avendo ottenuto dallo stesso (e dal Comune di Parzanica) il rinnovo della concessione a estrarre materiale dalla miniera di Parzanica. Tavernola è interessata perché quel materiale viene poi lavorato nel cementificio sul suo territorio. Non c’è un impatto ambientale visibile dal lago, si sta scavando a… pozzo e forse tra dieci anni si porrà il problema della visibilità di questa “miniera” dal lago.

La concessione è stata data in una conferenza di servizi che coinvolgeva i Comuni ma anche la Regione. Si estrarranno 10 milioni circa di mc.

Aree ex Sina ed ex Berta

Il Comune di Tavernola, per dare il suo parere favorevole, ha chiesto delle “compensazioni” che si concretizzano nella disponibilità pubblica o abbattimento di edifici e spazi non utilizzati dall’azienda. Il riferimento è all’area ex Sina, circa 3 mila mq, già entrata, quest’area, nella convenzione a suo tempo sottoscritta dall’ex sindaco Gabriele Foresti con la Lafarge per destinarli ad attività artigianali. Non se n’era fatto niente, perché si tratta di capannoni altissimi, non utilizzabili dagli artigiani interpellati. Tanto vale demolirli e utilizzare lo spazio per altro (lo vedremo tra poco). Tanto più che si è in trattativa con l’area ex Berta: qui in ballo c’è la Banca che è subentrata alla proprietà, si tratta sul prezzo, la superficie è di circa 1000 mq….

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