TAVERNOLA – IL CASO – Quella maledetta strada resta chiusa ma la Regione ci mette i soldi. Quattro corse di battelli in alternativa

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Da quello che mi dicono resterà chiusa per un mese. Non so dare i tempi perché non li sanno nemmeno i tecnici. Si stanno chiedendo i soldi per una procedura d’urgenza”. Il sindaco di Tavernola Joris Pezzotti non sa ancora, mentre lo sentiamo, che la Regione ha stanziato 250 mila euro per rimediare alla mancanza di fondi della Provincia (che è la titolare della strada rivierasca). Quella maledetta strada tra Tavernola e Riva ha già subito troppe interruzioni per frane. La montagna non fa sconti. Intanto da uno si è passati a quattro corse giornaliere di battelli alternativi dall’alto al basso lago. “Ma ovviamente per gli orari non si coprono tutte le esigenze, ognuno ha le sue…”.

Il sindaco aveva mandato il 15 giugno una lettera con un indirizzario che è più lungo della lettera stessa, Presidente della Comunità Montana, della Provincia, della Regione, Presidente del Consiglio, dell’ANCI, ministri e assessori vari, Prefetto ecc. e faceva presenti le problematiche della strada provinciale con “varie proposte e studi relativi (…) che si susseguono da decenni”. Faceva il paragone con la sponda bresciana: “I cittadini sono ormai esausti: più volte all’anno si trovano a dover percorrere un tragitto mediamente di 100 Km in più al giorno per andare al lavoro”. E ancora: “Si parla di turismo!” che ha fatto conoscere il lago d’Iseo in tutto il mondo dopo l’iniziativa della famosa passerella di Christo e la beffa che “nelle tre settimane di fruizione dell’opera di Christo questa strada era chiusa”….

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