TAVERNOLA – INTERVISTA AL SINDACO – Joris: “E’ stato un anno terribile: meningite, pandemia, troppi morti”. I lavori fermi, il blocco dell’accordo con il cementificio, i rifiuti nel lago, la litoranea ferma, l’ufficio tecnico… e qualche buona notizia

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I convenevoli del “come stai?” in questo caso non sono di pura cortesia. Il sindaco Joris Pezzotti ha avuto seri problemi di salute “e ancora adesso faccio fatica a muovermi”. Ma è tornato in municipio (“ci vado lo stretto necessario”) mentre per settimane ha amministrato il Comune “a distanza”, che è ormai un modo di dire e di fare adottato in molte situazioni, non solo in quelle scolastiche, ma anche nel lavoro.

Gli chiediamo, come abbiamo fatto con la maggior parte dei sindaci, il nome di una persona che si sia distinta in modo particolare in questo anno, insomma il personaggio dell’anno: “Farei torto ad altri, troppi, indicandone solo uno”.

Va bene, riavvolgiamo il nastro di quest’anno, anzi di quest’anno e mezzo di amministrazione.

“Cominciamo dai fatti negativi, già a luglio e agosto del 2019 c’erano stati fatti di cronaca nel nostro Comune, un cadavere trovato nel lago, due fratelli stranieri annegati sulla spiaggetta davanti alla Sirena ed erano settant’anni che non annegava nessuno da noi, i rifiuti trovati in fondo al lago, poi è scoppiato il caso della meningite. Appena il tempo di tirare il fiato ed è arrivata la pandemia. No, non è stato un bel periodo”.

Quanti morti ha avuto in totale Tavernola per la pandemia? “Ufficialmente abbiamo 46 morti, comprendendo però anche alcune persone ospiti della Casa di Riposo che non erano del paese, comunque tre volte il numero dei morti che si è sempre avuto nello stesso periodo dell’anno”.

E i rifiuti sono sempre in fondo al lago… “Guarda, sono andato a Roma al ministero, mi hanno risposto che è competenza della Regione, ho sollecitato una risposta dalla Regione ma visti i tempi non ho avuto risposta”.

E lì, nella zona del Corno, c’è il problema insoluto della ciclopedonale che è ferma dalla pate opposta nel territorio di Predore che ha fatto la sua parte, mentre in corrispondenza della galleria è sempre chiusa, proprio nel tratto più pericoloso per i ciclisti e i pedoni…

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