Dopo la “gita” a Loreto a metà anni cinquanta con entrambe le formazioni corali (maschile e femminile) la presenza sull’altare maggiore delle donne non più “confinate” sull’altare di San Luigi si può dire acquisita. Negli anni successivi le nuove disposizioni emanate in seguito al Concilio Vaticano II stabilizzeranno definitivamente l’organico misto che ormai dispone di tutte le voci “classiche”: tenori, baritoni e bassi per gli uomini, soprani, mezzosoprani e contralti per le voci femminili. In particolari circostanze poi si può far ricorso ai “Pueri Cantores”, voci “bianche” e pulite di adolescenti maschi in grado di arricchire la corale degli adulti.
Con tale ricchezza di cantanti maestri possono sbizzarrirsi e proporre sofisticate “messe a quattro voci”, a “tre voci”, con o senza “voci bianche” ecc
Un bel ricordo della “formazione tipo” degli anni sessanta, ereditata dal Parroco Don Grazioli, è questa foto scattata in occasione del Pellegrinaggio della Corale a Loreto nel 1956. Oltre al Parroco Bonicelli, per il quale questa è stata l’ultima uscita prima dell’aggravarsi della malattia, c’è tutta la formazione del coro, comprese le orfane ospiti dell’Istituto Cacciamatta facenti parte integrale del coro stesso….
SUL NUMERO IN EDICOLA DA VENERDI’ 30 AGOSTO