TAVERNOLA – LA STORIA – Il prof. Fenaroli: il primo a portare il kiwi in Italia

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Il Kiwi, frutto della pianta actinidia chinensis, è disponibile nei mercati e nei negozi di frutta da circa quarant’anni: vi è infatti arrivato dalla Nuova Zelanda intorno al 1980. Vi è però un particolare intorno a questo albero – che ormai è considerato pianta italiana a tutti gli effetti – e riguarda il suo primo vero ingresso in Italia. 

Se ne sono resi conto direttamente con la vista di tre “pergole” di kiwi i visitatori dell’arboreto Fenaroli (1630, nelle giornate di sabato e domenica 15 e 16 maggio con il FAI e 29-30 maggio con il Comune di Tavernola). In queste due giornate infatti i numerosi e curiosi visitatori hanno potuto apprezzare nell’arboreto, oltre alla miriade di piante selvatiche e coltivate presenti, anche le “pergole” di actinidia belle, verdi e piene di (piccoli per ora) fiori bianchi. 

Quello che più ha attirato l’attenzione dei visitatori è stato però il tronco delle piante: molto grosso e rugoso è testimone diretto della loro “vetustà”.

Sollecitata da alcuni visitatori ho quindi raccontato loro come sono “arrivate” in Italia queste piante e come ha fatto il proprietario dell’arboreto, il prof. Luigi Fenaroli, a ottenerne alcuni esemplari. (Me l’ ha raccontato direttamente il figlio ora defunto del professore, l’ingegner Guglielmo, in un bel pomeriggio in cui visitai l’arboreto insieme al Sindaco dell’epoca, il dott. Gabriele Foresti).

La storia è semplice e intrigante: il padre, famoso e stimato professore di botanica, era in quegli anni il Direttore dell’Istituto di maiscoltura di Stezzano (BG) presso cui abitava e svolgeva sulla produzione del mais le sue famose ricerche per aumentarne la produzione, così da rendere inutile l’acquisto del mais da alcuni Stati esteri. Visitava quindi vari Stati e si interessava di maiscoltura senza trascurare di prendere conoscenza di coltivazioni alternative. .

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