Alla scuola di musica della nostra Banda c’è una sedia vuota: è il posto occupato per sessant’anni da Elio Foresti, che fin da bambino si è cimentato con gli strumenti musicali, suonando prima il clarinetto e poi lo storico sax tenore e che ora, a settant’anni, era diventato il decano del Corpo Musicale, il bandista più anziano, che un po’ faceva soggezione ai giovani ed alle ragazze, ma che era rispettato e benvoluto e che soprattutto, con l’esempio del suo impegno e della sua passione per la musica d’insieme, trasmetteva alle giovani generazioni -senza bisogno di tante parole- i valori fondamentali che tengono unito un gruppo.
Noi lo ricordiamo come musicante, ma Elio aveva tanti interessi, oltre che indubbie capacità e competenze, come dimostra il plastico donato da lui al suo amato paese e che ha progettato e realizzato con grande senso delle proporzioni, con una rara e fine manualità, con pazienza e precisione certosine, regalandoci una Tavernola in miniatura in cui la motonave arriva in porto mentre la Banda sfila in processione….
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