Romeo Lazzaroni
Gabriella, lasci un vuoto fra la nostra gente, non solo nella nostra generazione ma nell’intera comunità. “Ona dé Taérnola”, una di noi. Di quella “generazione” di bambine e ragazzine “dè piasha Marta”. Cresciute negli anni ’60 fra via Mulini e via Orti. In quegli anni non era scontato che la casa del medico fosse aperta alle amiche coetanee della figlia, non era scontato che lei stessa passasse i pomeriggi a scorazzare per il paese con le coetanee. Ancora poche settimane fa intimavi che non si permettessero di escluderti da una rimpatriata delle “ragazze di “piasha Marta”.
Ti piaceva la vita ma soprattutto eri attenta alla coscienza di te stessa. Sempre. Coerente. In ogni tuo gesto o presa di posizione emergeva la tua grande onestà intellettuale. Con il carattere determinato. Soprattutto nelle fasi difficili. Il carattere della partigiana che non eludeva i problemi, li affrontava e prendeva posizione….
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