Mario Fenaroli, ci ha lasciati dopo una lunga malattia. Conosciutissimo a Tavernola e limitrofi, per via della sua professione. Era autista sui pullman di linea della Sab.
Una vita intera a condurre quegli autobus da Tavernola a Bergamo.
Gentile e sorridente le sue caratteristiche, mai una parola sbagliata, mai una manifestazione di collera, sempre concentrato su quella strada di certo non facile, visto l’intenso traffico.
Tutti volevano bene a Mario, giovani e adulti
Puntualmente arrivava, caricava e partiva in un clima allegro.
Occhi in strada e dietro le spalle a controllare che tutti i passeggeri viaggiassero bene.
Veloce e attento, tanto che per gli studenti era diventato Mario-veloce.
Appena lo vedevano arrivare, tanti ragazzini gioivano, perché erano certi di arrivare a casa in fretta.
Una vita in quella divisa blu incurante delle condizioni atmosferiche, che fosse bel tempo, che piovesse o nevicasse, lui era sempre positivo.
Una vita da autista con la responsabilità della gente che trasportava, fino ad arrivare alla pensione tanto desiderata per potersi dedicare alla moglie Simonetta e alla figlia Adanira.
Nemmeno il tempo di progettare che la salute cominciò a vacillare, fino ad arrivare al suo epilogo all’età di 61 anni dopo tanta sofferenza.
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