TAVERNOLA – Primi soldi per la frana. Ma il progetto slitta a inizio 2023. Marciapiede e Area Berta al 2024 Una panchina rossa nel parco e il saluto alla famiglia ucraina ospitata in paese

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Frana di Tavernola

Il sindaco Ioris Pezzotti trova il tempo, tra una cerimonia e l’altra (le ultime sono quelle appunto dell’inaugurazione della panchina rossa, segno contro la violenza sulle donne e il saluto della comunità tavernolese alla famiglia ucraina ospitata in paese: nelle foto alcuni momenti dei due eventi) di fare il punto sulla situazione della frana e sui lavori in programma ormai da anni, sempre fermi per l’avvicendarsi dei responsabili dell’ufficio tecnico (forse la soluzione è in dirittura di arrivo) che hanno impedito di fatto l’inizio delle opere programmate e finanziate da tempo. Come l’utilizzo dei 600 mila euro assegnati al Comune di Tavernola con AQST, lo stanziamento per i 16 comuni litoranei deciso dall’allora Presidente Roberto Maroni (anche questo va a suo merito tra i tanti che gli sono stati riconosciuti in morte). Due sostanzialmente le opere finanziate, una quella dell’acquisizione e ristrutturazione dell’area ex Berta presso lo stabilimento del Cementificio (l’acquisizione fatta, manca la ristrutturazione) e l’altra il tormentone del marciapiede sul lungolago che dovrebbe arrivare fino all’ingresso della galleria del Corno e idealmente congiungersi poi alla “passeggiata” ciclopedonale che bypassa la galleria, chiusa da anni per il pericolo di caduta massi, che richiederebbe un altro milione di investimenti, soldi che non ci sono…

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