TAVERNOLA – Quella cabina dell’Enel finalmente liberata. Ma adesso tocca all’impresa demolire il “ponte”

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Giovedì 8 luglio sono ripresi i lavori sulla provinciale per Lovere: si tratta di demolire la vecchia cabina dell’Enel e mettere in funzione quella nuova, costruita l’anno scorso in località “Caì” poco distante dalla vecchia.

Dovendo scavare l’asfalto si è proceduto ad avvertire la popolazione della necessità della chiusura, che è durata una sola notte.

Al lavoro erano presenti alcuni operai di una ditta specializzata, diretti da un “capo” proveniente dalla Romania. Questo “capo” ha comunicato alla sottoscritta di essersi trasferito a Tavernola con la sua squadra solo per tre o quattro giorni per mettere in sicurezza gli impianti elettrici, perché per demolire la vecchia cabina e il ponte che scavalca la strada interverranno i dipendenti della “ditta” che ha ricevuto l’appalto.

Il ponte trasferisce nel lago l’acqua in più che forma il laghetto sovrastante la strada, acqua che fino all’inizio della seconda guerra mondiale alimentava il maglio del “follo” che c’era nella grande camera in basso del caseggiato vicino.

Questo follo, diventato officina meccanica della famiglia Soggetti, è stato poi venduto assieme all’edificio al sig. Berta proprietario dei camion per il trasporto del cemento, in seguito è passato al sig. Pasquale Pezzotti di Vigolo. Dopo il fallimento del nuovo proprietario tutto è entrato in mano della banca che lo ha recentemente venduto al Comune.

L’Amministrazione comunale intende recuperare l’edificio, per darlo in uso alla Protezione civile, e il parcheggio per rendere possibile sistemarvi le automobili di chi viene a Tavernola per andare sul lago, ma ciò per ora non è possibile perché l’accesso al luogo è regolato da un semaforo che rende difficile il percorso…

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