Squilla il telefono in sottofondo, sono da poco passate le undici di un mercoledì di inizio marzo, Rosa Facchi è seduta alla scrivania dell’ufficio della Cisl di Sarnico. “Il mercoledì mattina sono qui, arrivano le telefonate e in base alle esigenze io fisso gli appuntamenti… chi chiede per l’assegno familiare, chi per l’ISEE, chi per le pensioni di invalidità… insomma, ci sono situazioni delicate da gestire e poi in molti sono impauriti dalla burocrazia. Diciamo che qui faccio incontri diversi da quelli che facevo prima e per me è un arricchimento”.
Rosa sorride: “La parte più allegra del mercoledì sono le pratiche con gli stranieri, persone a modo, sono informati e corretti. A volte mandano le loro mogli e quando mi sentono parlare in spagnolo, sono molto contente… e lo sono anche io”.
Perché lo spagnolo? “Un pezzo della mia famiglia vive a Madrid, mio figlio ha conseguito il dottorato in Spagna, anche se adesso è tornato in Italia, e quindi ho viaggiato spesso e ho imparato bene la lingua”.
Originaria di Foresto Sparso, è sposata e vive a Tavernola. Qui la conoscono tutti anche per il ruolo da dirigente scolastico che ha ricoperto per 29 anni alle Medie di Tavernola: “Il passato è passato (sorride, ndr), mi sono occupata molto di volontariato, anche se sto cercando di ritagliare un pezzo di vita tutto mio”.
Ma riavvolgiamo il nastro: “Diciamo che sono sopravvissuta per tutti quegli anni (ride, ndr). Ho fatto tante cose che mi piacevano, anche se non sono mancati i problemi… fare il dirigente scolastico non è guardare dalla finestra. Credo di aver fatto molto più di quello che avrei dovuto, non sono mai stata una di quelle che aspettava la circolare per muoversi. Ci sono due cose che se guardo al passato mi rendono fiera del mio percorso, la prima è aver puntato sulla certificazione delle competenze; ho dato la possibilità ai ragazzi di frequentare il corso di informatica per avere la patente europea di computer….
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